Sono abituato da molto tempo ormai ad ascoltare una grande quantità di musica. Di tutti i generi. Quella che mi coinvolge di più, da sempre, è la musica in cui le sovrastrutture lasciano spazio al flusso delle emozioni. La musica soul per esempio, o il reggae o la musica africana oppure il jazz quando mette da parte la sua cerebralità e si lascia andare, tingendosi di swing, facendo in modo che il rapporto tra chi suona e chi ascolta diventi un tutt’uno, un continuum appunto, come il titolo di questo disco.
Non avevo mai sentito i nomi dei suoi protagonisti – a parte quello di Daniele Scannapieco ovviamente e di Alessandro Presti vincitore del Premio Massimo Urbani nel 2014 – ma quando, molto garbatamente mi è stato chiesto di scrivere le note di copertina di questo che è il loro secondo lavoro, ho accettato di buon grado. Per due motivi. Innanzitutto perché la musica che vi è incisa mi è piaciuta, e molto. Poi perché quando degli esordienti dimostrano di conoscere il linguaggio dell’idioma afroamericano in maniera così sottile e disincantata la voglia di esservi coinvolto in qualche modo diventa un’esigenza. E Bruno Salicone, Francesco Galatro, Armando Luongo, il jazz, come suonarlo, lo sanno molto bene.
Presti alla tromba swinga alla grande e Scannapieco (ospite in due brani, Ma l’anima non muore e Gae’s Theme) è un sassofonista superbo dal fraseggio elegante ed energico. I due si integrano perfettamente all’interno del combo ma se l’intento era quello di avvalersi di nomi di prestigio per spingere il disco, se ne poteva fare tranquillamente a meno. Gli Ipocontrio sono in grado di camminare con le proprie gambe. Nicola Gaeta (Musica Jazz)
Ipocontrio “Continuum” AMC 004 A.MA Records
Personell:
Bruno Salicone: Piano
Francesco Galatro: Double Bass
Armando Luongo: Drums
Featuring:
Alessandro Presti: Trumpet
Daniele Scannapieco: Sax on “Ma L’Anima Non Muore” and “Gae’s Theme”
Recorded at Zork Studio January 2015
Executive Producer: Antonio Martino
Produced by A.MA Edizioni for A.MA Records
Release date May 2016