“L’estate dell’amore? E’ stata perfetta… per due settimane”.
Lo ha detto Paul Kantner che, con i Jefferson Airplane, è stato uno dei protagonisti di quella stagione. Di quello “state of mind” non è rimasto granchè: una manciata di canzoni, alcuni spot, le pareti scrostate delle case vittoriane di Haight-Ashbury, il quartiere di San Francisco che fu la cornice ambientale delle sue atmosfere floreali e lisergiche.
A distanza di cinquant’anni, da qualche parte, nel mondo occidentale, si respira aria di revival. Sarà dura riproporre oggi il “potere dei fiori” coniato da Allen Ginsberg, con la sua aura di pacifismo e controcultura, in un momento storico in cui imperversano i social network e X Factor. E’ certo però che la musica di quegli anni, con le sue regole di “non avere regole”, continua ad influenzare il mood di chi vuole continuare a sognare scorporandosi da clichè e mode superficiali. Se proprio dobbiamo inquadrare Paolo Achenza, e il suo manipolo di sodali in “Branches”, allora dobbiamo riferirci a quel modo di intendere la musica, qualcosa che va oltre la semplice riproposizione di superficiali atteggiamenti estetici e si riappropria di una mentalità rivolta alla condivisione. Qualcuno penserà che il funk di questo disco non ha alcuna connessione con i suoni di quell’epoca - dimenticando che il 20 dicembre del 1966 Otis Redding incantò, con la sua voce, i giovani hippie del Fillmore – ma a Paolo Achenza interessa lo spirito di quegli anni e la poesia della voce di Richard Sinclair (Caravan, Hatfield And The North) nella title track, il sitar di Francesco Walsh in Solar Whip sono testimonianza sonora di quello che qui vogliamo esprimere. Il resto dell’album è pura energia. Provare ad ascoltare per credere.
Personell:
Paolo Achenza: Electric Piano
Enzo Bacco:Tenor & Soprano Saxophone, Flute
Umberto Calentini: Double Bass & Electric Bass
Vito Cascella: Percussions
Roberto Lagattolla: Drums
Richard Sinclair: Voice on Branches
Nikaleo: Voice on In The Name Of What
Alberto Parmegiani: Guitar on Varsavia, Achenzology & Kinky Habits
Vito Scavo: Trombone on 7°Continente, Kinky Habits Burning Point, Achenzology, In The Name Of What & Varsavia
Donny Balice: Trumpet on 7°Continente, Kinky Habits Burning Point, Achenzology, In The Name Of What & Varsavia
Francesco Walsh: Sitar on Solar Whip
Antonio Martino: Words on Branches & In The Name Of What
This album is dedicated to Paolino & Caterina and all the branches of our lifes.
Paolo Achenza 4 Plus and A.MA Records Thank Richard Sinclair for his precious help and longlasting friendship. Together with Alberto Parmegiani and Nikaleo.
A Special thank goes to Umberto Calentini, Enzo Bacco and Tullio Ciriello for their patience.