Fabrizio Savino è uno dei più interessanti musicisti della scena jazzistica italiana. Dotato di un tocco e di un linguaggio molto personale, pone la passione e la ricerca alla base della sua musica.
Ha suonato e condiviso il palco con importanti musicisti del calibro di: Flavio Boltro, Antonello Salis, Gegè Munari, Giorgio Rosciglione, Luca Aquino, Boris Savoldelli, Tony Monaco, Raffaele Casarano, Francesco Angiuli, Vladimir Kostadinovic, Fabio Zeppetella, Luca Alemanno, Luca Bulgarelli, Nicola Angelucci, Joel Holmes, Claudio Filippini, Marco Valeri, Pietro Lussu, Giuseppe Bassi, Mirko Signorile, Giorgio Distante, Enrico Zanisi, Ermanno Baron, Henry Cook, Matteo Bortone, Gaetano Partipilo and molti altri ancora.
Fabrizio ha inoltre suonato in numerosi festival in Italia e in Europa compresi: Villa Celimontana, Peperoncino, Jazz Festival, Petrovac Jazz Festival, Locus, Tuscia in Jazz, Jazzit Festival, Bari in Jazz, Roccela Jonica Jazz Festival, Ronciglione Spring Festival, Locomotive Jazz Festival, Triggiano Summer Jazz Festival, Phonetica Jazz Festival, Brema Jazz Festival, Multiculturita, Jazz Festival Triggiano Winter Jazz Festival, PV6 e molti altri ancora.
Nel 2010 viene selezionato con il Fabrizio Savino “In Trio” al concorso European Jazz Contest, indetto dalla Saint Loius, ed è stato finalista al premio Jimmy Wood Award nell’ambito della manifestazione Tuscia in Jazz 2010.
Nel 2011 vince il primo premio come Miglior Chitarrista al Jimmy Wood Award nell’ambito della manifestazione Tuscia in Jazz 2011 ed il terzo posto con il Fabrizio Savino 4et.
Nel 2009 esce il suo primo album da leader Metropolitan Prints feat. Luca Aquino (Alfamusic) riscuotendo ampi consensi in Italia e all’estero.
La sua carriera discografica prosegue nel 2012 con l’uscita del suo secondo album Aram (Alfamusic) che vede la presenza di alcuni dei migliori musicisti della scena italiana, Enrico Zanisi, Luca Alemanno, Dario Congedo ricevendo importanti recensioni in Italia ed all’Estero.
Nel Gennaio del 2016 esce per l’etichetta A.MA Records il suo nuovo album Gemini. Un passo significativo nella sua carriera artistica dove si confronta con uno degli ensemble più complessi, il Guitar Trio accompaganto da Luca Alemanno al Contrabbasso e Gianlivio Liberti alla batteria.
Classe 1981, Fabrizio studia e si diploma presso la Percentomusica (Roma) sotto la guida di: Fabio Zeppetella, Umberto Fiorentino, Nico Stufano, Stefano Micarelli, Massimiliano Rosati, Massimo Moriconi, Stefano Fresi , Massimo Carrano, etc….
Segue inoltre varie masterclass con: Joe Diorio, John Scofield, Mike Stern, Dario Deidda, Peter Bernstein.
Nel 2010 frequenta i seminari di Tuscia in Jazz, studiando e suonando con: Kurt Rosenwinkel, Dado Moroni, Antonio Sanchez, Tony Monaco, David Liebman, Gegè Munari, Giorgio Rosciglione, Eddie Gomez, Antonio Ciacca, Flavio Boltro.
Dal 2009 al 2011, viaggia spesso a New York, dove ha l’opportunità di suonare con numerosi musicisti americani e parallelamente approfondire gli studi con Peter Bernstein e Mike Moreno.
Nel 2011 lavora come assistente di Kurt Rosenwinkel durante i seminari del Tuscia in Jazz.
Fabrizio è endorser delle chitarre del liutaio Francesco Savino.
Dicono di lui:
…Stilisticamente ispirato da John Scofield, dotato di ottima tecnica e capace di esprimere un linguaggio jazzistico fresco e seducente, Fabrizio è uno dei migliori giovani in circolazione. (Roberto Paviglianiti, All About Jazz)
…il linguaggio improvvisativo è ormai ben formato e le sue composizioni hanno una certa freschezza ed originalità con uno sguardo rivolto anche alla musica della nuova generazione; gli arrangiamenti sono interessanti e non scontati. (F.Zeppetella – Italian Jazz Guitarist).
“in questo suo secondo lavoro, si percepisce in maniera evidente la grande maturità riguardo il sound globale del progetto e la grande maestria nella cura dell’interplay di tutto il gruppo. Si sente inoltre che ha una cultura musicale molto vasta che spazia dal jazz al classico fino ai suoni della nostra terra. Una cosa molto importante che ho percepito ascoltando il cd è che il sound, dal primo brano all’ultimo, è estremamente omogeneo e coerente. Fabrizio è un musicista completo”. (F. Boltro – Italian Jazz Trumpeter).