Recensione Gemini Saltpeanutsjazz
https://saltpeanutsjazz.wordpress.com/2016/03/01/gemini-fabrizio-savino/
Quando si è alla ricerca di se stessi le possibilità di incontrare tanti diversi modi di vedersi si moltiplicano, diventano decine. È forse la ricerca più complessa che un uomo affronta nella sua vita, cercare se stesso e arrivare a capire che non potrà mai conoscersi, forse potrà ascoltarsi, come si fa con l’album preferito.
Quando si è musicisti la ricerca di se stessi la si fa componendo, sperimentando se stessi attraverso il proprio strumento e quello degli altri, alla ricerca di una voce che esprima al meglio qualcosa. Come ha fatto Fabrizio Savino con Gemini, uscito per l’A.Ma Records.
Temi nuovi e ricercati, calibrati su un trio composto daFabrizio Savino alla chitarra, Luca Alemanno alcontrabbasso e Gianlivio Liberti alla batteria. Il tocco intimistico, a tratti dolce, lascia spazio ad aperture melodiche diverse da quelle del classico trio con il piano. Il suono della chitarra prende vita da degli spazi diversi da quelli del piano nel trio, diversi e più intriganti. Soprattutto la chitarra di Savino, crea dei momenti molto belli nelle composizioni, regalandogli un respiro naturale, senza bisogno di troppi pensieri. Un sound fluido, che scaturisce da brani originali (tutti a firma di Savino) e ne rivela la complessità tecnica. Sighing ne è un bellissimo esempio, particolare nella sua unicità, per chitarra solista che rapisce totalmente.
La sensazione che scaturisce dall’ascolto di Gemini è quella di un coinvolgimento pieno, trasportati dai chorus di ogni brano in una dimensione alternativa, in cui chitarra, contrabbasso e batteria raccontano se stessi e questo mondo con una delicatezza e una bravura riservata a pochi musicisti.
Gemini è un album di grande fattura, con un impronta nord-europea ma allo stesso tempo originale e propria. Parla a chi ascolta in maniera diversa ma allo stesso tempo familiare, accogliendolo nel proprio universo compositivo. Un filo diretto tra il musicista e l’ascoltatore.
Il trio ha un interplay d’eccezione, capace di emergere e allo stesso tempo di identificarsi ognuno con il proprio sound. Alemanno e Liberti non solo supportano ma costruiscono insieme a Savino questo universo parallelo alla scoperta di una nuova voce che racconti se stessi.
Gemini è l’esempio di come fermarsi a pensare, in un mondo caotico, non può che far scaturire qualcosa di veramente bello.