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A.MA Records - AMC 007 - 2016 Davide Peluso: contrabbasso Alberto Parmegiani: chitarra Andrea Biondi: vibrafono Riccardo Gambatesa: batteria Un lavoro delicato e avviato sulle tracce di un mainstream moderno. L'incontro di chitarra e vibrafono offre al quartetto la possibilità di concentrarsi su sonorità morbide e sospese per lasciar passare sia le derive più rarefatte di Lament, brano firmato da Biondi, e della friselliana Strange Meeting, sia le atmosfere più formali di Blue Zone e On my way home. Una formula in grado di rendere al meglio nelle ballad e nei tempi rilassati di molti brani, come One for Vittoria, Sonora e Stay close. Il quartetto utilizza gli spazi naturalmente offerti dalla sua lineup per avviare un gioco di risposte che coinvolge tutti e quattro i suoi componenti e che offre loro la possibilità continua di un dialogo melodico. La dimensione collettiva viene fuori anche dalla firma dei brani: quattro sono di Parmegiani, due di Biondi e solo la conclusiva One for Vittoria è del leader. A queste si aggiungono la già citata Strange Meeting e Slam di Jim Hall. E così torniamo alla seconda parte dell'incipit. Attraverso i due brani non originali, vediamo come il quartetto guardi alla storia della chitarra jazz e sceglie riferimenti appartenenti a due generazioni diverse e, all'interno di queste, a due dei rappresentanti più citati e influenti. Senza rivoluzioni artificiose e con rispetto, il quartetto offre una visione del jazz moderna e attenta nel fare i conti con le tradizioni. |