Recensione Italia in Jazz Maggio 2016
http://www.italiainjazz.it/il-jazz/novita-musicali/219-continuum
Ancorarsi saldamente alla tradizione jazzistica rispettandone i valori imprescindibili e testimoniando una sincera devozione per la preziosa eredità artistica tramandata dai leggendari capiscuola del genere. Continuum è la nuova fatica discografica targata Ipocontrio, giovane formazione costituita da Bruno Salicone(pianoforte), Francesco Galatro (contrabbasso) e Armando Luongo (batteria), trio che si avvale della collaborazione di Alessandro Presti (tromba e flicorno) eDaniele Scannapieco (sax). Gli otto brani che formano la tracklist scaturiscono dall’estro compositivo di Luongo, Salicone e Presti, ad accezione di Mr. P.C.(John Coltrane). La magnetica Asintoto (Armando Luongo) si apre con una intro tensiva del batterista che cura la dinamica con gusto. Salicone snocciola il suo eloquio con sobrietà e nerbo, stimolato dal costrutto ritmico incandescente intessuto dal tandem Galatro-Luongo. Il pacato incedere di Presti è impreziosito da alcune improvvise accelerazioni cromatiche che imprimono una scossa emozionale. Il brano mid-tempo Dear Bill (Bruno Salicone) si caratterizza per cenni di brillanti capovolgimenti metrici da 4/4 a 3/4. Qui il trombettista sviscera una loquela solistica dalla colta musicalità, ornata da un timing incalzante. Ma L’Anima Non Muore (Alessandro Presti) è una composizione che inizialmente trasuda di mestizia, per poi aprirsi briosamente. Scannapieco dà vita a un sermone improvvisativo permeato di solare cantabilità. Continuum è un album convincente, in cui non mancano venature di contemporary jazz, dal quale traspare un’autenticità espressiva che rapisce l’attenzione di primo acchito.