Parliamo di Jazz - Andrea Ranaletta
The Blue Zone - Davide Peluso Quartet
”Qualcosa che non ti aspetti.
È un disco di prepotenza, è un disco con una musica al di sopra degli standard attuali, un lavoro che entra di diritto tra i miei preferiti di questo lungo e infinito 2016. Insomma è un “Qualcosa che non ti aspetti” un “Qualcosa di più”.
La formazione già è una sicurezza. Andrea Biondi al vibrafono, Alberto Parmegianigiani alla chitarra, Riccardo Gambatesa alla batteria e il Leader Davide Peluso al contrabbasso.
Sono nove le tracce che compongono l’album di cui sette brani sono inediti, uno ripreso dal repertorio di Jim Hall e uno da Bill Frisell.
In tutto l’ascolto il disco è in continua evoluzione, continuo cambiamento di generi e sonorità che regalano uno stato di sorpresa e imprevedibilità.
Le sonorità sono giuste e a volte anche molto ricercate, sopratutto dal chitarrista Alberto Parmeggiani.
La scelta di inserire il vibrafono nel quartetto rende molto più rilassato l’ascolto anche nei brani più spinti.
Da evidenziare la forza del batterista che personalmente non conoscevo, ma di cui sono rimasto a bocca aperta. Lui è la ciliegina sulla torta in quanto richiama lo swing del passato con le sonorità più moderne e che insieme al contrabbasso di Davide combinano groove e eleganza per far si che riescano tutti a prendere la giusta direzione.
Sottolineo ancora una volta il grande lavoro di Antonio Martino e della sua etichetta A.MA Records che riesce a cogliere sempre ottimi progetti, puntando più che sulla quantità sulla qualità.
Personalmente conosco la storia del disco e so quanti sacrifici e forza di volontà ha richiesto questo progetto e posso affermare che oggi Davide mi ha insegnato qualcosa di importante, mi ha insegnato che nella vita non bisogna arrendersi mai e per questo io gli sarò per sempre grato.
Concludo dicendo che se un giorno dovessero chiedermi qual’è il mio musicista preferito risponderei senza ombra di dubbio Davide Peluso.