Sanja Markovic "Ascension" Chez Mimich Off Topic Magazine By Mario Grella

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SANJA MARKOVIC, “ASCENSION”. Non è certo facilissimo trovare una jazzista che, oltre alla voce, utilizzi anche due strumenti il sax tenore e il sax soprano. È il caso di Sanja Markovic, con il suo “Ascension”, composto da sette pezzi molto intensi e ben confezionati, dei quali due solo strumentali. Testi di grandi sentimenti umani per una musica ricercata che non nasconde la sua terra di origine,la Serbia. “Ascension” apre un lavoro musicale molto articolato e molto variegato, sia per la multiforme componentistica strumentale, una vera e propria orchestra, sia per i colori sonori, gli arrangiamenti e i pattern ritmici che formano un prezioso e multiforme bouquet di sonorità. Molto originale anche “It Has Always Been”, dove la bella e calda voce di Sanja Markovic apre il brano e ne costella alcuni momenti del suo sviluppo, lasciando poi liberi gli strumenti di dipanare una matassa di individualità sonore e timbriche, in particolare la sezione dei fiati con Ivan Radivojevic alla tromba e Mihajlo Bogosavvljevic al trombone. Ed è proprio la poliedrica composizione del gruppo, dove spesso la vocalità di Sanja non è che uno dei tanti timbri sonori, a fare di questo disco una gradevole sorpresa. Piacevoli incursioni di strumenti, apparentemente inusuali nel jazz, come accade con l’arpa di Gorana Curgus, che punteggia e contrappunta magnificamente la voce di Sanja Markovic nel sognante “The Mystery of Man”, o come accade nella parte finale di “Zhega” con il violino “torturato” di Mina Djekic. Disco dalle tante influenze, con un indubbio tocco di balcanicità jazzistica, sempre più presente ed interessante sulle scene del jazz europeo. Non si possono non citare gli altri musicisti, Milena Jancuric al flauto, Max Kochetov al sax soprano, Rastko Obradovic al sax soprano, Igor Lazic al corno, Manja Ristic al violino, Julijana Markovic e Ivana Grahovac, al violoncello, Aleksandar Buzadzic alla melodica, Aleksandar Grujic al pianoforte e piano elettrico, Miroslav Tovirac al basso elettrico, Milan Nikolic al contrabbasso, Pedja Milutinovic, Petar Radmilovic e Igor Malesevic alla batteria. Ha voluto fare le cose in grande, l’etichetta A.Ma Records per questo lavoro raffinato, completo, invitante.